Museo della Ceramica della Tuscia
Palazzo Brugiotti | Via Cavour 67
orari da giovedì a domenica e il 1° maggio
10-13/15,30-18,30
In questi mesi, ci sono arrivate infinite immagini e messaggi che esaltano la bellezza, l’unicità e la genialità di un Paese noto a tutti come “Paese di santi, poeti, artisti e navigatori”. Tra queste preziosità, ecco che gli artigiani occupano un posto d’onore in quanto rappresentano una vera e propria gloria italiana.
La tempesta emozionale che stiamo vivendo non deve distrarci dal nostro obiettivo, che è quello di evidenziare la nostra concentrazione, per tornare presto non tanto alla normalità – concetto quanto mai difficile da definire – quanto a una rigenerata prosperità, quantomeno di idee.
Ristabilendo le nostre regole, il nostro sistema di lavoro e le nostre azioni quotidiane, basandoci sulle “leggi” che noi stessi stabiliamo, potremo di nuovo dare “forma” alle nostre vite.
Gli artigiani sanno creare, conservare. Sempre con la stessa energia irresistibile, sono l’attività stessa a disposizione dell’umanità.
Gli oggetti che si realizzano sono al servizio dell’eternità e se questi non avessero un corpo materiale non esisterebbero, a differenza del pensiero per sua natura intangibile: tendi la mano a questo e abbandonati alla trasformazione, tra il visibile e l’invisibile il punto di congiunzione è l’oggetto che l’artigiano crea, testimonianza del suo stesso pensiero.
Infiniti mesi di costrizioni, regole, cambi di colore, limitazioni non hanno arrestato il pensiero creativo, anzi, se possibile, lo hanno potenziato e il suo fluire ha continuato a rendere possibile ciò che da secoli non si è mai fermato.
Siamo stati costretti ad osservare con più attenzione la nostra quotidianità che da sempre è condivisa con gli oggetti creati dagli artigiani che, proprio per questa ragione, sembrano perdere la loro preziosità.
Abbiamo dunque acquisito una nuova coscienza di quanto il lavoro spesso invisibile degli artigiani, così come i loro nomi siano quotidianamente sotto i nostri occhi facilitando e se possibile abbellendo le nostre vite.
Ogni oggetto da sempre racconta la condizione umana nel suo divenire.
E’ proprio per tutte queste ragioni che la mostra evento Forme e Colori deve darci l’opportunità di raccontare in modo più “aulico” l’attività lavorativa degli artigiani, solennizzando un gesto lento, antico e sapiente, che diventa importante, prezioso ed indispensabile in quanto indissolubilmente legato “a doppie mani” alle nostre stesse vite.
Attraverso infiniti materiali e la loro trasformazione, il mondo si anima di cose infinite, finite e rifinite dal lavoro delle mani a volte incerte a volte decise, ma sempre professionali, pronte ad accarezzare un’idea e a trasformarla in una magnifica creazione.
In questa edizione, lasciamo che gli artigiani siano liberi nell’espressione dei loro talenti e che il loro pensiero creativo esprima la preziosità del miracolo della trasformazione che stanno compiendo nella loro opera d’arte.
Stabiliamo noi le regole del nostro benessere e, al di là di qualsiasi categoria, riprendiamo “in mano” le nostre vite.
Cinzia Chiulli
Presidente CNA Artistico e Tradizionale di Viterbo e Civitavecchia
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