Museo della Ceramica della Tuscia
Palazzo Brugiotti | Via Cavour 67
orari da giovedì a domenica e il 1° maggio
10-13/15,30-18,30
Indirizzo: Via Giuseppe Garibaldi, 6
Civita Castellana
Telefono: 333 6146931
E-Mail: vetratebellornato@gmail.com
Facebook: https://www.facebook.com/mariagraziavetri
Sito Web: www vetroeceramica.com
Vetro, ceramica, pietra ed affini
Anno di iscrizione nell’Albo delle Imprese Artigiane: 2002. Gradassai è affascinata dall’aspetto della materia vitrea, dalle trasparenze, dalle colorescenze, dalle opalescenze e dalle iridescenze che una lastra di vetro di uno spessore così esile può emanare contro la luce del sole, spesso accorgendosi dei suoi effetti stando col naso all’insù nelle cattedrali e ammirando le vetrate storiche che le arricchiscono. Da qui nasce la sua passione per il complemento d’arredo, soprattutto per la casa ma anche per i luoghi di culto, come il progettare e realizzare lastre decorative per porte, finestre, rosoni, lucernari, lampadari, specchiere.
Prevalentemente costruisce le vetrate sopra un progetto grafico in scala reale, definito nei minimi particolari prima dell’esecuzione tecnica. Può utilizzare la tecnica del vetro rilegato con tessere colorate saldate insieme a metallo (vetrata a piombo) o la vetrofusione con lastre colorate di pregio adatte alla fusione nei forni ad altissime temperature, oppure la tecnica dell’incisione coadiuvata dalla sabbiatura, o anche tecniche miste avvalendosi della compenetrazione di vari materiali.
Dispone del marchio collettivo Tuscia Viterbese, del contrassegno di origine e qualità della Regione Lazio, del riconoscimento dell’OmA – Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte.
Ha partecipato al progetto Tuscia Experience della Camera di Commercio di Viterbo.
Sicuramente il sangue artigiano scorre sin da quando ero bambina, la mia famiglia era composta da soli artigiani artisti. Mio nonno e il mio bisnonno dalla fine dell’800 fino agli anni ’60 avevano avuto una falegnameria che era piuttosto definita come ebanisteria, mia nonna e mia madre erano delle sarte di alta moda fino agli anni ‘70, mio zio era un disegnatore di gioielli, un mio prozio era un valente pittore e docente di tecniche ceramiche presso alcuni Licei artistici nazionali ai tempi di Guttuso, mio padre uno scultore classico ed insegnante di materie artistiche nelle scuole secondarie. Insomma, con una famiglia così non avrei avuto altro da pensare se non all’arte.
Ho frequentato l’Istituto d’Arte – sezione ceramica a Civita Castellana, poi l’Accademia di Belle Arti a Roma nella sezione decorazione, dove sono timidamente entrata nel mondo del vetro grazie alla frequentazione visiva in alcuni laboratori romani delle vetrate artistiche. A 24 anni già lavoravo in questo campo e a 27 sono diventata un’artista artigiana vera e propria.
Ho lavorato intensamente, ho lasciato il mio segno artistico in numerosissimi appartamenti del centro Italia grazie alle fiere dell’arredamento alle quali ho partecipato, ho un bagaglio esperienziale enorme ed un catalogo grafico e fotografico veramente succulento degno di una passione artigiana veramente ineguagliabile.
Arrivata a 52 anni, con i numerosi problemi economici che attanagliano il mondo del lavoro, non saprei più come reagire. Spero solo in un effettivo cambiamento che parta dall’alto e non solo dalla nostra volontà creativa, che non è mai mancata.
Orologio Primavera
Orologio da parete (diametro cm 70) composto esclusivamente da materiali recuperati nel tempo.
Il supporto è una vecchia specchiera da bagno, con difetti di argentatura che sono stati poi ricoperti dal decoro.
I fiori bianchi in rilievo componevano un vecchio lampadario di Murano degli anni ‘70.
Le corolle dei fiori sono costituite da vecchie biglie in vetro.
L’ampio mosaico perimetrale, nonché il fogliame e i rami, sono stati ottenuti da scarti di lavorazione del vetro, conservati in alcuni contenitori in attesa di essere trasferiti al macero.
Tutti i componenti sono incollati con adesivo indurito a raggi UVA.
L’effetto finale dell’orologio è affascinante, soprattutto se si considera l’uso dei materiali utilizzati nella loro seconda vita.
Alcune immagini della lavorazione