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"De Natura"

Museo della Ceramica della Tuscia
Palazzo Brugiotti | Via Cavour 67

orari da giovedì a domenica e il 1° maggio
10-13/15,30-18,30

Amedeo Mariotti

Contatti

Indirizzo: Via Albenga, 14

Roma

Telefono: 067017650

E-Mail: amedeomariotti45@gmail.com

Metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini

Chi è

Amedeo Mariotti nasce a Roma, classe 1945. A soli 13 anni inizia un percorso di apprendistato presso una vecchia bottega orafa situata a Piazza Vittorio specializzata nella realizzazione di casse d’oro di orologi.

Nel corso degli anni, si cimenta nella creazione di gioielli d’oro e argento fino ad arrivare al 1982, quando decide di aprire un suo laboratorio orafo in Via Albenga 14, a Roma, dove a tutt’oggi esercita la professione di artigiano orafo.

Marika D’Alisa nasce a Roma il 26 novembre 2003. Il suo percorso artistico si distingue fin dall’adolescenza, con la scelta di un indirizzo legato all’architettura, diplomandosi con il massimo punteggio presso il Liceo Artistico Statale di Roma Via di Ripetta.

La scelta dell’Università ricade sull’ISIA di Roma – Design. Qui si avvicina con passione allo studio delle forme, con forte interesse verso il mondo dei gioielli.

Le Opere

Chi2pondolo

 

Dal connubio dei due artisti nasce questo ciondolo, a metà strada tra arte e tecnologia.

Si parte dall’utilizzo della cera con base di paraffina unita a resine naturali.

Dopo la fusione, l’oggetto viene assemblato con materiali preziosi come l’argento 925 e il riciclo di pezzi di smartphone di vecchia generazione, resi brillanti da una resina epossidica. Al centro della fotocamera è stata inserita una zirconia cubica di mm. 1. La lucidatura è stata eseguita prima a buratto per poi completare la finitura con la smerigliatura a mano, e, in ultimo, si è usato il mordenzante o “fegato di zolfò”, che ne scurisce il metallo.

È esposto su un filo della luce da cui sono stati estratti i fili di rame e ricoperti con resina epossidica. Lo stile del gioiello evoca la storia antica, presentando un pattern simile ad una polis greca vista dall’alto, ma al contempo ha una forma estremamente moderna.

Un modello ormai desueto di smartphone, sezionato e riassemblato, origina un monile che, attraverso una fotocamera reinventata, “simboleggiata dai circuiti elettrici dello smartphone” e messa a fuoco da un poliedrico “diamante”, getta l’occhio fluorescente a un mondo fluido, dove la cura per l’habitat e la natura diviene priorità.