Museo della Ceramica della Tuscia
Palazzo Brugiotti | Via Cavour 67
orari da giovedì a domenica e il 1° maggio
10-13/15,30-18,30
Indirizzo: Via Luigi Galvani, 18
Civitavecchia
Telefono: +39 335 5652528 - 0766 25976
E-Mail: info@codicelab.com
Facebook: *codice-a-barre*
Sito Web: www.codicelab.com
Legno e affini
*codice-a-barre* è un’impresa che opera da anni nel settore del design. Progetta e realizza complementi d’arredo in tiratura limitata con il dichiarato intento di trasformare gli scenari quotidiani in luoghi evocativi.
Mediante l’incontro della materia con il design, seguendo il binomio mestiere/creatività, costruisce oggetti mantenendo alto il livello di funzionalità e la destinazione d’uso. Allo stesso tempo i complementi rispondono ad esigenze estetiche che sconfinano nel campo dell’arte.
Per questa ragione i prodotti vengono proposti al pubblico attraverso esposizioni in gallerie e luoghi d’arte. Il grande pregio delle lavorazioni e delle finiture rappresenta il punto più alto della ricerca di *codice-a-barre*. Ogni complemento è un pezzo a se stante che comunica grazie alla forma e alla materia di cui è fatto. E cosi il rivestimento di legno (impiallacciatura) crea sensazioni e rimandi nel vissuto di chi ne fa esperienza.
Gli oggetti realizzati da *codice-a-barre* sono in grado di mettersi in relazione con i fruitori. Da questa peculiarità è nata l’idea che è possibile trovare un fil rouge tra ambiti cosi distanti come quello del design, dell’arte e della medicina in particolare della dermatologia.
Progetto di art-design “CONTATTO”.
“CONTATTO” nasce dall’incontro con la creatività messa in campo dal designer/artigiano/faber Alessio Gismondi e la consulenza scientifica di due dermatologi: il Dott. Massimo Papi e il Dott. Biagio Didona (DermArt).
Due mondi apparentemente separati che, attraverso percorsi distinti, giungono alla considerazione comune che l’arte e la medicina possono offrire, insieme, un approccio nuovo al mondo delle malattie dermatologiche.
“CONTATTO” è nato da un sentire comune, con l’obiettivo di decontestualizzare le patologie dall’esclusivo settore medico e trasporle nel campo dell’arte per avvicinare il pubblico ad una riflessione che affronta, con delicatezza, il tema delle malattie dermatologiche. Gli oggetti sono investiti di una funzione sociale.
I due mobili in mostra (fuori concorso) fanno parte di una serie limitata di nove esemplari. Il design del mobile si ispira al tronco umano, con delle gambe che staccano il corpo del contenitore da terra.
Ciascun mobile è reso unico da una diversa finitura decorativa: la pelle. La pelle di ogni elemento è stata personalizzata in riferimento a specifiche patologie dermatologiche di cui sono stati utilizzati i segni caratteristici come elemento decorativo. Sono stati riprodotti oltre che i colori e le forme anche elementi tattili.
Le nove patologie rappresentate sono state selezionate tra quelle che colpiscono in maniera trasversale la popolazione e che tuttavia, continuano a generare inquietudine e in molti casi l’emarginazione del malato.